Italiani invitati a fare scorte! Allarme in Europa: perché i cittadini dell’UE devono prepararsi ora!

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Italiani invitati a fare scorte! Allarme in Europa: perché i cittadini dell’UE devono prepararsi ora!

News (2 / 1) 27.11.2024 12:58 von Frank


Scorte essenziali e iniziativa personale

Un sondaggio citato nel rapporto evidenzia vari elementi essenziali che le famiglie dovrebbero avere a disposizione in caso di emergenza, tra cui cibo, bevande, medicinali, una torcia e una radio a batterie. Le raccomandazioni mirano a preparare i cittadini dell'UE a emergenze che possono variare da una nuova pandemia a eventi meteorologici estremi o aggressioni armate. La pandemia di COVID-19 ha dimostrato come le persone abbiano improvvisamente iniziato a fare scorte, portando a carenze di alcuni articoli. Sebbene il rapporto non indichi l'aggressione russa come unica minaccia possibile, questa è comunque evidenziata come significativa.

Consapevolezza della sicurezza collettiva

"Non abbiamo un piano chiaro su cosa farebbe l'UE in caso di un'aggressione armata contro uno stato membro. La minaccia di guerra proveniente dalla Russia per la sicurezza europea ci costringe a considerarla una priorità nella nostra preparazione, senza però trascurare altre grandi minacce", si legge nel rapporto. Viene sottolineato che, sebbene la minaccia russa sia percepita più intensamente dai vicini immediati, qualsiasi azione della Russia contro uno stato membro dell'UE influenzerebbe tutti i 27 paesi del blocco. "L'integrità territoriale e l'indipendenza politica di ogni stato membro sono strettamente connesse a quelle degli altri stati membri e dell'UE nel suo insieme", afferma il rapporto.

Rafforzare i cittadini deve essere il fulcro di una strategia di preparazione completa, e il blocco dovrebbe sensibilizzare e promuovere l'autosufficienza della popolazione. Il documento propone inoltre ulteriori misure a livello UE, tra cui l'assegnazione di almeno il 20% del budget totale dell'Unione per rafforzare la sicurezza e la preparazione alle crisi, oltre a un piano per un maggiore scambio di informazioni tra i paesi dell'UE. Il rapporto di 165 pagine è stato presentato mercoledì alla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen.